Le donne sono la chiave per lo sviluppo sostenibile. Anche in Italia

Le nuove generazioni di ragazze possono essere la 'scala di cristallo' che avvicina l'obiettivo della parità di genere nel lavoro: 5° Obiettivo per lo sviluppo sostenibile, parità di genere significa raggiungere l'uguaglianza di genere e l'empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze.

A che punto siamo in Italia? Il lavoro è il punto più dolente della condizione femminile in Italia. Il tasso di occupazione è tra i più bassi in Europa (per le età comprese tra i 20-64 anni è pari al 51,6% rispetto a una media Ue del 65,3%), con una forte disparità territoriale e di età. A parità di mansioni, le donne percepiscono stipendi significativamente inferiori.

È aumentata la presenza delle donne in Parlamento, nei consigli di amministrazione delle imprese quotate in borsa, è migliorata la formazione... ma per il tasso di occupazione l’Italia rimane in fondo alla graduatoria europea. La nascita di un figlio porta il 30% delle madri che hanno un lavoro a interromperlo. E le donne continuano a farsi carico della quasi totalità del lavoro domestico e di cura. [ASVIS, L’Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, 2017]

Secondo uno studio del Fondo Monetario internazionale il gender gap in Italia vale il 15% del Pil, perché il divario di genere ha un costo e significa mancato sviluppo.

E per il rapporto “Women Digital Age” della Commissione europea, il divario tra la partecipazione maschile e femminile nel settore digitale si manifesta a tutti i livelli: nell’educazione, nella carriera e nell’imprenditorialità. Solo il 24,9% delle donne si laurea in settori legati alla tecnologia, mentre la quota di uomini impiegata nel digitale è tre volte superiore a quella femminile.

Il progetto Coding Girl

Nel 2014, nell’ambito del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell'Unione Europea e in occasione della Settimana europea della programmazione, Fondazione Mondo Digitale e Ambasciata Usa in Italia, con la collaborazione dell’associazione americana Girls Who Code, hanno promosso la prima edizione di CodingGirls Roma-Usa, otto giorni di eventi interamente dedicati a bambine e ragazze, dalla primaria alla secondaria superiore. L’iniziativa è stata sostenuta da Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Roma Capitale, Dipartimento di Informatica dell’Università Sapienza di Roma e Microsoft.

In quattro edizioni il progetto è cresciuto fino a diventare un programma formativo lungo un anno e un'associazione, nata nel settembre 2017, fondata da 15 donne e 3 uomini.

Dopo aver raggiunto nel 2017 oltre 4.000 studentesse, il programma ha lanciato nel 2018 una nuova sfida a cento Coding Girls delle scuole superiori che entro l'anno hanno formato 6.000 coetanee.

La collaborazione con i principali atenei è uno dei principali risultati di un anno di lavoro dell’associazione Coding Girls, che oggi conta 25 hub nelle scuole di tutta Italia. Dall’Università di Trieste e il Campus Bio-Medico di Roma fino alla Developer Academy della Federico II di Napoli, è consolidata un’alleanza per valorizzare il ruolo strategico delle giovani donne in campo scientifico e tecnologico. La sfida viene lanciata anche al mondo delle aziende, che da quest’anno hanno potuto 'adottare' una studentessa per sostenerla nel percorso di studi e contribuire così all’emergere di nuovi talenti, competenze e profili professionali.

Proprio in questi giorni siamo reduci dal tour nazionale di Coding Girls che ci ha visto incontrare, ascoltare, allenare per poi gareggiare studentesse dai 13 ai 18 anni di 7 Città dal Nord a Sud Italia, realizzare 7 hackathon di coding per avviare al pensiero computazionale anche chi pensava che l’informatica fosse solo alla portata dei cervelloni, dei colleghi maschi e dei nerd, e verrebbe di non smettere mai di girare per continuare a incontrare giovani e innescare il cambiamento.

Dal 6 al 20 novembre, guidate dalla coach americana Emily Thomforde, Code Educator and Science Technology Engineering Art and Mathematics (STEAM) Specialist, le giovani programmatrici sono state protagoniste di una staffetta formativa itinerante in 28 scuole di 7 città italiane: Torino, Milano, Trieste, Roma, Napoli, Salerno e Catania. Agli allenamenti di coding hanno fatto seguito maratone regionali di programmazione e creatività con il coinvolgimento delle università.


Il nostro impegno

Quando scendi in campo con progetti e azioni che scatenano il cambiamento, evidenziano le eccellenze, fanno fiorire i talenti ed emergere il sommerso, creare reti, si accentua il senso di responsabilità sociale e civica e capisci che ogni luogo, ogni contesto, per dare il meglio, ha bisogno di cura, dedizione, risorse e comprensione.

Realizzare eventi su scala nazionale, che è anche un poco la nostra expertise, raggiungere migliaia di studenti e docenti, su uno stesso progetto e per uno stesso goal è a dir poco affascinante.

Coding Girls ben rappresenta e racchiude il modo in cui noi intendiamo la scuola: le scuole che partecipano al programma diventano un Hub della Associazione, uno snodo, un catalizzatore per far passare e convogliare l’innovazione.

I giovani, i giovanissimi oserei dire, sin dalla scuola primaria possono e devono essere parte attiva del processo di conoscenza e apprendimento e, più eventi upside down riusciamo a creare, dove loro sono i protagonisti principali e gli attori del cambiamento, più rapidamente otteniamo la rivoluzione educativa che per far diventare ognuno esperto, preparato, consapevole, proattivo.

Da vicepresidente dell’Associazione Coding Girls posso dire che ogni volta che ho a che fare con una comunità scolastica resto incantata della ricchezza del suo capitale umano che chiede solo di fare rete, di essere attivato, supportato, compreso, accolto, dinamizzato.

Le nostre scuole, riconosciute nonostante tutto, come coloro che preparano meglio i nostri ragazzi, meritano ancora più attenzione, cura, investimenti, disponibilità dalla comunità che le circonda, perché è proprio lì che nascono i cittadini del futuro ed è lì, se lavoriamo bene tutti, che possiamo costruire il vero welfaireeducativo e creare l’economia della conoscenza.

Una delle ambizioni di Coding Girls è prettamente una questione di buona 'idraulica' mi verrebbe da dire: vorrei dunque riuscire a ridurre la dispersione di passione, coinvolgimento e dunque contrastare la dispersione scolastica, riuscendo anche solo a rinforzare la staffetta formativa che dalla scuola secondaria di secondo grado va ai livelli subordinati di scuola e che dalla scuola superiore va verso l’università. Il coding, il pensiero computazionale, l’esercizio della logica può essere il nostro viatico per rinforzare questa alleanza, creare studentesse appassionate, consapevoli.

Ma Coding Girls diventa anche l’opportunità per portare l’attenzione sul divario di genere ancora persistente, se si parla di donne e lavoro e ancor più di donne e ICT.

Coding Girls è una occasione per fare rete tra le eccellenze di un territorio e in questa V edizione lo si è visto in tutte le città: a Torino con il coinvolgimento di scuole, amministrazione e I3p, a Milano con il Politecnico, a Trieste con The Coding Box e Università di Architettura e Ingegneria, a Roma con il Campus Biomedico, a Salerno con il Dipartimento di Informatica di Fisciano, a Napoli con la scesa al nostro fianco del Academy Developer Center di Apple, a Catania con il dipartimento di Informatica e Matematica. Una infilata di atenei a supporto della formazione e orientamento delle studentesse e degli studenti coinvolti.

Se volete sentirvi anche voi un poco in tour con noi tenetevi aggiornati sul nostro blog donne.mondodigitale.org e segnalateci territori e storie da raccontare e includere nel prossimo tour.

Inoltre, per far crescere una storia di una ragazza che sogna una vita di successo, per supportare una parte del prossimo tour, offrire allenamenti agli hub attivi, potete adottare il nostro progetto. Per tutto vi rimando ai miei contatti.


Alcune dichiarazioni su Coding Girl 2018

Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale

Il tema se le ragazze siano adatte o meno all’informatica non si discute. Il nocciolo della questione è se siano davvero consapevoli delle loro potenzialità. Con Coding Girls ci impegniamo da anni affinché ogni giovane donna possa avere l’opportunità di formarsi e investire sul proprio talento. Siamo molto soddisfatti dell’alleanza che in questa nuova edizione si è creata tra scuole, associazioni, università e aziende. È necessario infatti che tutta la società comprenda il valore non solo culturale, ma anche economico, della partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Lewis M. Eisenberg, ambasciatore degl iStatiUnitid’America in Italia

Le donne hanno oggi la grande opportunità di formarsi in modo adeguato e accedere a un mercato del lavoro caratterizzato da alta professionalità e livelli superiori di retribuzione. Le donne devono assumere un ruolo centrale nella crescita economica, e questo è l’obiettivo di Coding Girls. L’Ambasciata degli Stati Uniti è orgogliosa di essere all’avanguardia sul fronte dell’impegno a favore del settore STEM e del women’s empowerment.

Barbara Cominelli,direttrice Marketing & Operations di Microsoft Italia

Le competenze digitali sono diventate ormai imprescindibili per poter essere professionisti qualificati e i dati attestano che da qui al 2020 saranno 135.000 le posizioni aperte nel settore dell’ICT, nel nostro Paese: si tratta di posti di lavoro per cui attualmente in Italia mancano le giuste competenze. Al contempo l’Istat ha appena spiegato che oggi il 40% delle giovani donne tra i 25 e i 29 anni in Italia sono inattive, ovvero non studiano, non hanno un lavoro e hanno addirittura smesso di cercarlo. Iniziative come Coding Girls diventano quindi fondamentali per ridurre il cosiddetto 'skill mismatch' e per aiutare i giovani, ed in particolare le studentesse, a comprendere le opportunità che il digitale e le nuove tecnologie possono offrire per costruire il proprio futuro. Con il progetto Ambizione Italia, il programma di formazione, aggiornamento e riqualificazione delle competenze di cui Coding Girls è parte integrante, vogliamo proprio imprimere un’accelerazione alla diffusione delle competenze necessarie per affrontare con successo i lavori del futuro

Marzia Francisci, General Counselor, American Chamber of Commerce in Italy

Amcham Italy supporta le iniziative delle multinazionali americane in tema Gender Diversity creando le condizioni affinché la questione sia condivisa con l’obiettivo di attuare strumenti a tutela della gender balance sui luoghi di lavoro.