Il cammino è difficilmente legato solo ad un’azione fisica, ad un atto di spostamento nello spazio. Soprattutto nella narrazione e quindi nel nostro immaginario, è spesso associato ad un’esigenza dell’anima: un mettersi in movimento alla ricerca di se stessi o di un pensiero che, nel vivere frenetico quotidiano, ci è irrimediabilmente sfuggito. Nella pratica, poi, il cammino si trasforma, ovvero ci trasforma nel suo farsi: nel percorso è infatti la realtà a domandarci, a metterci alla prova e a farci evolvere, non sempre lasciandoci la libertà di restare sul sentiero prestabilito.
Quasi mai il cammino ci lascia al comando della parte più razionale di noi stessi: spesso crea, invece, le condizioni per l’emersione di nuove e diverse energie.
In quel momento ricco di ignoto, abbiamo però l’occasione di aprirci ad incontri inaspettati, a nuovi punti di vista rispetto a quello che credevamo già noto o sistematicamente parte di noi. Tutto diventa incerto, tutto nasce nuovamente dal contatto con una realtà più immediata: subentrano le esigenze del corpo, non più differite o sedate, e grazie ad esse siamo invasi da un nuovo stupore
Concedersi di compiere nella natura questo passaggio rituale fra un sé-noto e un ignoto-Altro da sé, aumenta notevolmente la soglia percettiva e può condurre ad una ribellione quasi ancestrale nei confronti dei confini che sembrano arginare queste due entità. Si abbattono barriere spesso autoimposte per mimetizzarsi con ciò che si considera essere “la società”, “la civiltà”. Prende vita l’esigenza di riconoscersi per creare vera comunità.

Il racconto per immagini e appunti di Riccardo Raffaele Bozano in Passaggio nei boschi è soprattutto questo: un invito a mettersi in cammino, a ricercare sé stessi al di là delle etichette che ogni giorno ci definiscono per rendere più facile agli altri (e a noi stessi) la comprensione di una parte della nostra personalità.
Semplicemente, fra due punti noti del percorso (la partenza da Genova e l’arrivo a Marsiglia), c’è l’incontro con l’ignoto che si manifesta nei dettagli trascurati di un mondo naturale che permane, malgrado la nostra attenzione sia costantemente mediata da altro, quasi avessimo timore di ricordare le nostre origini, il nostro appartenere al mondo biologico. Ritornando profondamente a sé nel contatto con il silenzio della natura, è la parola “comunità” ad assumere un valore preponderante: per poter ricreare legami fra persone in ascolto di sé, occorre una dose alta di autoconsapevolezza, occorre essere vigili e non passivi, occorre aver conosciuto i propri limiti e la paura più umana di tutte, quella della morte. Riccardo viaggia a piedi, attraversa camminando l’Alta via dei Monti Liguri per approdare oltre confine al Parco del Marcantour: cammina e prende appunti per sé, per ricordare di aver visto la bellezza allo stato puro, di aver vissuto la fatica, di aver sognato intensamente la sua donna. Ma presto si accorge che non si tratta di parole autoreferenziali: esse sono ritmo di cambiamento, dono che si può far risuonare in modo più ampio, per mezzo dell’arte.

Tornato dal cammino, Riccardo cerca una realtà che possa aiutarlo a trasmettere a più persone possibile l’esperienza umana descritta nel suo diario di viaggio. Incontra così Polini Editore, una casa editrice milanese che ha appena iniziato il proprio rivoluzionario percorso nel mondo editoriale a partire dal ripensamento dell’oggetto libro. Uno dei fondatori, Corrado Polini, designer valdostano e accanito lettore, cerca infatti di porre rimedio a due fattori per lui sconvenienti: la resistenza del dorso ad un’apertura completa e il fatto che il libro debba avere una fine. Cercando di trovare una soluzione innovativa a questi punti critici, inventa QUART, un formato di libro quadrato (disponibile in due dimensioni, Screen 14*14 cm e Slim 7*7 cm) che si apre come un ventaglio, eliminando il dorso e lasciando scorrere le pagine in modo più libero e interattivo. Ogni pubblicazione si legge su due fronti: concluso il primo, basta girare tutto il libro per proseguire con un’altra avventura e… credere nell’illusione che la storia non finisca mai! Ogni singola pagina viene vissuta appropriandosi completamente dello spazio, legandosi alla successiva grazie ad una vite posta nell’angolo in alto a sinistra. Nell’invenzione di QUART, niente di più semplice che un ricordo di vecchi giochi di infanzia (con la carta che ruota ancorata ad un fermacampione), ma al contempo anche la sfida di un vero atto rivoluzionario. QUART infatti ha il pregio di stimolare la creatività in un mondo come quello dell’editoria cartacea, che ha fortemente bisogno di innovare dal punto di vista della forma, dell’interazione grafica fra contenuti e della relazione fra più pagine (tutti campi in cui il digitale sembra imperare). Se la sostanza del cammino è ripensarsi, QUART inizia il suo percorso prendendo spunto dal vecchio modello del “campionario di tessuti” per rendersi “campionario di idee”: un supporto cartaceo ove la concreta bellezza e verità delle parole sembra diventare più tangibile perché più vicina ai nostri gesti quotidiani. Basta una mano per scorrere QUART: la sua modalità di lettura è infatti quella dello swipe, del dito che sposta la pagina verso destra per scoprire quella successiva, con un gesto rotatorio molto simile a quello che compiamo milioni di volte al giorno sui nostri smartphones. Ma questa innovazione di forma che aiuta i contenuti ad emergere con più forza è solo il primo passo per raggiungere il vero obiettivo: quello della smart economy, ossia della produzione di libri a seconda della reale richiesta del mercato. QUART infatti permette di ridurre drasticamente i passaggi di produzione rispetto a quelli dell’oggetto libro tradizionale; inoltre la forma quadrata non genera scarto di materiale nel taglio: questi due fattori combinati creano da soli un tale abbattimento dei costi da eliminare la necessità di alte tirature, quindi di magazzino e di macero. Per Polini Editore è infatti necessario ripensare le logiche che guidano il mercato dell’editoria cartacea al fine di limitarne il forte impatto sull’ambiente, convinti che l’innovazione non passi solo attraverso il digitale, ma che sia anzi necessario migliorare prima il rapporto con gli svariati oggetti cartacei che ancora permeano la nostra quotidianità.
A questo proposito è interessante notare che l’esperimento di Polini Editore è nato da un semplice taccuino, oggetto di cancelleria di largo consumo, per approdare poi come supporto di laboratori scolastici volti ad ottimizzare l’impaginazione dei contenuti dei libri di testo. Da questo rapporto è emersa chiaramente la potenzialità del formato per gli studenti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento che presentano carenze di memoria a breve termine: l’opportunità di mantenere fisso un primo contenuto e farne scorrere degli altri in relazioni successive, può rappresentare un supporto particolarmente efficace per chi manifesta determinate difficoltà. Con QUART è infatti possibile creare delle interazioni fra le pagine senza per forza rispettare un rigido ordine sinistra-destra, puntando a far parlare fra loro pagine non contigue (come ad esempio la 3 e la 31), qualora se ne presenti la necessità.

Passaggio nei boschi è diventato così un libro in formato QUART per permettere ai lettori di ripercorrere i passi dell’autore, seguendo l’itinerario proposto dalle grafiche ad hoc e lasciandosi ispirare dai meravigliosi disegni di Silvia Faini, poliedrica artista milanese. Il libro è stato raccontato dall’instancabile Riccardo Raffaele Bozano in numerosi eventi in Italia e all’estero con l’obiettivo primario di promuovere la cultura del cammino e di creare le condizioni affinché l’incontro con la natura possa tradursi in un’esperienza artistica di riscoperta del sé. Per questo motivo l’autore vuole farsi promotore di Seek Horizon, un progetto volto alla riqualificazione e valorizzazione del paesaggio e dei sentieri tramite varie forme d’arte, quali scrittura, fotografia, teatro e videoarte.

CAMMINA CON L’AUTORE: se vuoi informazioni e sei interessato a camminare con Riccardo, scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefona al: 347.9152969.