È sempre difficile prevedere uno sviluppo nel futuro, in particolare nel settore dell'e-learning e forse ancora di più per i prossimi due anni, ma provo a rispondere a questa domanda sulla base dell'esperienza professionale che mi ha dato la possibilità, negli ultimi anni, di sperimentare nuove modalità di formazione online anche su larga scala per migliaia di partecipanti. La risposta sta nel "cliente". L'osservatorio è quello di una azienda privata che opera nel settore della formazione per i docenti delle scuole di ogni grado su tutto il territorio nazionale, che si sostiene attraverso l'erogazione di corsi formativi online sui temi dell'innovazione didattica attraverso le nuove tecnologie.

Un metodo partecipativo e collaborativo
Già la nostra denominazione di WikiScuola identifica il carattere partecipativo e collaborativo della nostra metodologia che intende "formare" la conoscenza con lo scambio, la condivisione e l'archiviazione. Il nostro modello intende infatti far applicare ai corsisti diverse metodologie, nella stessa fruizione del percorso, con ricadute direttamente conseguenti sull'apprendimento che diventa cooperativo, pari a pari, condiviso, capovolto, aperto, esperienziale con l'obiettivo di "imparare facendo". I corsisti svolgono attività di messa in pratica di quanto studiato condividendo i propri lavori che a loro volta diventano archivio di risorse qualificate per gli altri.
Il bilanciamento delle attività è suddiviso in eguale misura (anche se dosato diversamente durante lo svolgimento) tra teoria, esempi e pratica. La maggiore importanza viene data alla validità del percorso, ai contenuti proposti in diversi formati e modalità, alla guida da parte degli esperti ed al supporto dei partecipanti.
Per questi motivi, manca l'ormai desueto e troppo personalizzante "Direttore di Corso": la direzione è data dallo staff, ma soprattutto dalla comunità dei partecipanti. Il ritmo dei corsi assume grande rilevanza, ma nel rispetto dei propri tempi e disponibilità non essendoci vincoli di orari per la fruizione o scadenze per l'accesso.
La diretta conseguenza di questo modello, dal momento che è rivolto ai docenti quali professionisti dell'istruzione, è quella di testimoniarne la validità didattica affinché possa essere applicata a sua volta nelle scuole stesse per un apprendimento che favorisca l'uso delle nuove tecnologie didattiche e comunicative.

Una rete per la formazione "mista"
Il nostro piano per il prossimo futuro di WikiScuola vuole proseguire su questa impostazione che ha già dato ottimi risultati nell'ultimo anno sia in termini di partecipazione ai corsi in e-learning proposti, sia in termini di apprezzamento e soddisfazione finale dei corsisti.
Altro prossimo obiettivo è incrementare, sulla base di quanto indicato dai corsisti in uscita, l'offerta formativa e potenziare la rete che già conta oltre 200 formatori qualificati – tutti docenti in servizio denominati WikiProf – che possano offrire alle scuole una formazione "mista", coniugando le potenzialità della rete con le opportunità di una formazione in presenza.
Abbiamo verificato negli ultimi tempi l'efficacia della presenza, promozione e pubblicità sui più diffusi "social" che permettono di selezionare e individuare profili di utenza potenzialmente interessati.
Tutto ciò sarebbe però fine a sé stesso se non tenessimo conto dell'opinione del corsista fruitore: capire se le sue aspettative siano state soddisfatte, cosa migliorare, se è stata un'esperienza da ripetere, se c'è stato un buon rapporto qualità/prezzo. Il vero futuro dell'e-learning lo potrà stabilire solo il "cliente".
Chi si occupa di formazione avrà futuro, come in ogni mercato che si rispetti, soltanto indirizzando l'offerta verso ciò che chiede la domanda.

Infografia
WikiScuola.