È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.
A. Einstein


Einstein credeva che la crisi ci spingesse al merito, alla lotta e al superamento delle sfide. Affrontiamo ogni giorno situazioni che ci mettono alla prova, come professionisti e come persone.
Studio Saperessere, in collaborazione con altri partner (Prodos, Lega Ambiente, CittadinanzAttiva e Arci), ha già accettato una sfida: rafforzare il ruolo degli enti del Terzo Settore grazie ad un progetto tutto dedicato a loro dal titolo DICA Europa! - "Dialogo, Integrazione, Competenze e Abilità nel nuovo Terzo settore”.
Abbiamo proposto un percorso di formazione specialistica sulla progettazione europea e sulle politiche di Coesione dell'Unione per aiutare i volontari, gli associati e gli occupati delle organizzazioni non-profit ad accedere alle risorse finanziarie dell'Unione Europea. Lo scopo del progetto è quello di dare al Terzo Settore l'opportunità di accrescere le proprie strategie per la sostenibilità e utilizzarle per lo sviluppo futuro delle associazioni, soprattutto quelle presenti nelle Regioni italiane meno sviluppate.
Il nostro gruppo di lavoro ha da subito elaborato una proposta in anticipo sui tempi: sin dall'inizio il progetto ha previsto una formazione blended, che alternasse momenti di lezioni frontali e incontri in presenza a strumenti quali FAD (formazione a distanza) e webinar tematici (seminari online). Inoltre, al fine di supportare i partecipanti al progetto e dare loro libero accesso a contenuti e strumenti, abbiamo previsto lo sviluppo di un'applicazione da scaricare sul proprio smartphone. Il nostro intento è quello di favorire l'apprendimento, incrementare il senso di autoefficacia e costruire network tra professionisti aperti ad un dialogo sociale con Enti pubblici, partner economici e territorio. Abbiamo inteso la co-progettazione la chiave per migliorare la qualificazione professionale e stimolare le organizzazioni del Terzo Settore ad acquistare maggiore consapevolezza delle opportunità e delle responsabilità che fanno parte del loro ruolo sociale.
A marzo 2020 la crisi sanitaria causata dal Covid-19 ci ha posto davanti a un'ulteriore sfida: mantenere attivo il progetto e validi i suoi obiettivi nonostante il cambiamento da affrontare. Così, ci siamo impegnati a ripensare tutte le fasi del percorso formativo, mettendoci in discussione, senza mai perdere di vista gli aspetti qualitativi del progetto e gli interessi dei nostri destinatari. Per fare questo il gruppo di lavoro ha predisposto alcune variazioni dei servizi e delle attività, trasformandole in modalità virtuale e adattandole alle esigenze dei partecipanti.

Gli strumenti

Il progetto prevede i seguenti strumenti di apprendimento e collaborazione:

  • Formazione a distanza, erogata tramite video-lezioni online su una piattaforma web dedicata al progetto. Tali video-lezioni sono programmate in orari giornalieri durante i quali è possibile attivare una chat room virtuale che consente ai partecipanti di avere chiarimenti in tempi reali dai tutor presenti. Inoltre, vi è la possibilità di consultare documenti e materiale didattico per approfondire le tematiche di interesse.
  • Webinar tematici per approfondire le politiche europee e l'utilizzo dei finanziamenti a disposizione del Terzo Settore. Esempi concreti e best practices potranno essere di ispirazione per gli operatori e, quindi, guidarli nella scelta dei programmi più adeguati alla mission della propria organizzazione. Le sessioni sono live per consentire ai partecipanti di intervenire e dialogare con gli esperti ed esprimere gli eventuali dubbi emersi durante le lezioni.
  • I Project Lab sono laboratori pratici di euro-progettazione, in parte in presenza e in parte in modalità virtuale, con lo scopo di stimolare la capacità di analisi e di utilizzo delle tecniche acquisite attraverso le video-lezioni per mettere in campo l’esperienza concreta imparando a “saper fare”. I partecipanti, suddivisi in gruppi, avranno la possibilità di sperimentare lo scambio di esperienze, visioni e prospettive al fine di realizzare un project work in cui redigere una proposta progettuale in risposta ad un bando aperto. Quelli che riscontreranno maggiore interesse e potenziali adesioni saranno selezionati e presentati ad un evento di networking rivolto alle associazioni che si terrà a Bruxelles.
  • I Dica Caffè sono incontri virtuali dedicati allo scambio di informazioni, esperienze e conoscenze in cui le sfide presentate possono essere affrontate grazie alla forza del pensiero collettivo e in cui è possibile dar vita a conversazioni e lavori costruttivi su problemi concreti per trovare, nella condivisione, idee pratiche e innovative. Uno scambio di idee, pratiche, punti di vista, intuizioni e riflessioni, che arricchiscono tutti i partecipanti ai Dica Caffè in un’ottica di ascolto reciproco, apprendimento collettivo e valorizzazione del contributo dato dalla diversità di ciascuno.

Le nostre scelte sono state dettate dalla convinzione di quanto sia utile imparare facendo. Il "learning by doing" è l'approccio teorico che ha guidato la costruzione del progetto. Infatti, pensiamo che l'esperienza diretta sia una delle migliori modalità formative per fissare nella mente concetti e apprendimenti. Ovviamente, perché tale metodo sia utile, occorre incoraggiare i partecipanti a prendere consapevolezza delle azioni e ad elaborare attivamente delle idee innovative. Per questo motivo è stato importante, in fase di progettazione, porre costante attenzione all'alternarsi tra apprendimento di contenuti ed esperienze laboratoriali pratiche.

Collaborazione e co-progettazione

Tutto questo è possibile solo grazie alla collaborazione di tutti i partner del progetto, con i quali abbiamo veramente messo a frutto il concetto di co-progettazione. In un'ottica di supporto dei partecipanti e nel rispetto dei principi di chiarezza e trasparenza che abbiamo stabilito, ci siamo soffermati sull'importanza di un valido processo comunicativo con azioni strategiche per la visibilità dell'iniziativa e dei risultati raggiunti. Le iniziative che abbiamo messo a punto sono state:

  • 10 Infoday – tenuti in parte online - organizzati per dare visibilità e promuovere le opportunità offerte dalla partecipazione al corso. Durante questi eventi è stata rivolta particolare attenzione al coinvolgimento di giovani under 35, donne e over 55.
  • L'attivazione di un Ufficio Stampa responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne con media e organi istituzionali.
  • L'invio periodico di Newsletter agli Enti aderenti al progetto contenente informazioni utili e aggiornamenti.
  • La realizzazione di un video promozionale realizzato da tutti i partener per raccontare le finalità e le aspettative del nostro progetto.
  • Lo sviluppo di un sito web interamente dedicato a Dica Europa! in cui trovare news, informazioni e approfondimenti. Il sito è interconnesso con la piattaforma digitale destinata alla Formazione a distanza.
  • La creazione di un’app mobile che contiene tutti gli eventi a cui è possibile prenotarsi, i materiali di approfondimento e le informazioni utili ai partecipanti. Inoltre, l'applicazione permette l'accesso diretto alla piattaforma dedicata alla FAD.

Tutte le iniziative hanno richiesto lo sforzo da parte di ciascuno di noi per superare sfide sempre nuove. Ma non ci siamo mai fermati, mossi dalla necessità di contribuire a migliorare la qualità dell'offerta formativa nel Terzo Settore, fornendo ai destinatari del progetto conoscenze, strumenti e abilità professionali con lo scopo di favorire una maggiore qualificazione professionale. La nostra priorità è stata, fin dall’inizio, quella di incontrare le necessità di un settore non sempre sostenuto dalle politiche territoriali e riprogettare la formazione sulla base delle reali esigenze lavorative.
Ogni riunione organizzativa, ogni telefonata, ogni e-mail ha permesso di adattarci ai continui cambiamenti del tempestoso periodo che stiamo vivendo, spingendoci a non soccombere, come dice Einstein, alla crisi più pericolosa di tutte, cioè "...la tragedia di non voler lottare per superarla"