Come molti di quelli che conoscono il digitale, in questi mesi di ubriacatura da intelligenza artificiale mi sono messo a giocare con ChatGPT. Confesso però che ho fatto come il gatto col topo, cercando di metterlo (al maschile perché è così che si considera) in difficoltà con domande “difficili”, per esplorarne alcune caratteristiche meno ovvie. Scoprendo così che non è affatto un topo.
Anzi, magari non capisce niente di quello che scrive, ma per il resto ci assomiglia moltissimo.
Per alcuni giorni l’ho bombardato di domande su un tema decisamente minore, sul quale però ho qualche competenza e posso accedere a informazioni di prima mano: il piccolo comune di Seui, in Sardegna.
Le risposte che ChatGPT dà (e quelle che non dà) sono illuminanti.
Dialoghi surreali
Il primo giorno, oltre a sbagliare alcuni dettagli, mi dice che Seui è famoso per manifestazioni culturali tra cui l’inesistente “Sagra delle Ova”, che celebrerebbe la produzione di formaggio! Un nonsense interessante, forse ricavato dall’assonanza ova/ovini, ma ignorando completamente quella -ben più significativa - ova/uova.
Ma è quello che è successo il giorno dopo che merita di essere raccontato. E commentato.
- Cosa sai di Seui?
Seui è un comune italiano situato nella regione della Sardegna, nella provincia di Nuoro. Si trova nell'interno della Sardegna, nella subregione della Barbagia di Seulo.
Seui ha una popolazione di circa 1.300 abitanti e si estende su un'area di 95,78 km². Il paese è situato in una zona montuosa, circondato dalle montagne del Gennargentu.
Tra le attrazioni turistiche di Seui ci sono diversi siti archeologici, come il nuraghe Nurdole, e il parco naturale del Monte Armidda, dove si possono fare escursioni a piedi o in mountain bike. Inoltre, il paese è noto per la produzione artigianale di coltelli e di tappeti tessuti a mano.
Commento.
La risposta è piena di informazioni false.
Credo che a Seui ci sia solo un mio lontano cugino che fabbrica coltelli, ma la produzione di tappeti è ancora minore: zero. Inoltre, il nuraghe Nurdole e il monte Armidda sono da altre parti. E poi non si parla più della fantomatica "Sagra delle Ova".
Qui occorre chiedere spiegazioni...
- Ieri hai detto che a Seui si tiene la Sagra delle Ova. Confermi?
Mi dispiace se ho fornito informazioni imprecise in una precedente risposta. Al meglio delle mie conoscenze, non ho informazioni sulla "Sagra delle Ova" che si tiene a Seui.
Tuttavia, ho trovato informazioni su una festa tradizionale che si tiene a Seui chiamata "Sa Coja". Questa festa ha luogo ogni anno a gennaio e celebra la fine della stagione della trebbiatura. Durante la festa, vengono organizzati spettacoli di danze tradizionali e di musica sarda, e vengono serviti piatti tipici della cucina locale. Inoltre, viene preparato un grande falò nel centro del paese.
Commento.
A parte il clamoroso dietrofront, sembra che ChatGPT non possa fare a meno di feste immaginarie (trascurando del tutto quelle vere e ben documentate). Questa festa della trebbiatura fa pensare. Perché, pur trascurando la bizzarra ipotesi della trebbiatura a gennaio, per una festa del genere ci vorrebbe qualcosa da trebbiare: con un terreno montagnoso come quello seuese, non credo che si aia prodotta una sola spiga di grano nemmeno durante l’autarchia fascista. E poi c’è la faccenda della “coja”, che merita un’ulteriore indagine...
- Che significa Sa Coja?
"Sa Coja" è una festa tradizionale che si tiene a Seui, in Sardegna, e il termine "Coja" in sardo significa "covone" o "pannocchia", riferendosi alla pianta del grano.
La festa di "Sa Coja" segna la fine della stagione della trebbiatura, un'attività agricola che consiste nella separazione dei chicchi di grano dalla paglia. Durante la festa, il grano viene rappresentato sotto forma di covoni e viene utilizzato per creare decorazioni e sculture che vengono esposte in tutto il paese.
Commento.
La fantasia di ChatGPT inizia a preoccupare, dato che “coja” in sardo vuol dire “matrimonio”!
Vale la pena di indagare sulle fonti...
- Da dove hai saputo che "Coja" in sardo significa "covone" o "pannocchia"?
Le informazioni sul significato della parola "Coja" in sardo le ho apprese dalle mie fonti di informazione, tra cui diversi siti web che forniscono informazioni sulla cultura e le tradizioni della Sardegna.
Commento.
Qui ChatGPT fa finta di proteggere le fonti, come farebbe ogni buon giornalista. Ma la verità è un’altra: non ci più essere nessuna fonte per una notizia chiaramente inventata.
A questo punto scopro le carte...
- Io sono sardo e so che "Coja" non vuol dire "covone" o "pannocchia", ma "matrimonio".
Mi scuso per l'errore nella mia precedente risposta. Ho commesso un errore nella mia ricerca e nella mia comprensione del significato della parola "Coja" in sardo.
Grazie per avermi corretto. "Coja" in sardo infatti significa "matrimonio". La festa di "Sa Coja" a Seui è un'antica celebrazione del matrimonio e dell'unità familiare, che ha origine in un passato in cui il matrimonio era considerato un evento molto importante nella vita delle persone e delle comunità.
Ogni commento è superfluo.
Troppo umano?
ChatGPT farebbe la sua figura in un salotto intellettuale: sa intavolare dialoghi su qualsiasi argomento e, diciamolo, scrive meglio di molti umani (giornalisti compresi).
Ma dell’umanità sembra aver acquisito, oltre a un a certa superficialità, alcune capacità non proprio onorevoli: mentire in scioltezza, arrampicarsi sugli specchi, negare oggi quello che ieri affermava con sicumera, cambiare le carte in tavola, aggiungere dettagli per rendere credibili notizie prive di fondamento. Perché, inutile dirlo, a Seui qualcuno ogni tanto si sposa, ma la festa de “Sa Coja” proprio non esiste.
Alla fine resta la domanda: a che tipo di umano si ispira ChatGPT?
Forse a uno studente smaliziato beccato in castagna durante un’interrogazione.
Ma per vedere qualcuno che gli somiglia davvero, basterebbe guardare ogni sera la pagina politica del telegiornale...