Neuroscienze e apprendimento inclusivo

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All'incrocio tra scienze cognitive ed educazione

Vi siete mai chiesti come è possibile che i bambini imparino così tante parole nell’arco di poco tempo? E come facciamo a ricordarci tutte le nozioni necessarie a passare un esame, o il discorso da fare ad una presentazione?

Tutte queste domande si riconducono ad un affascinante e complesso meccanismo che avviene nel nostro cervello dal giorno in cui nasciamo fino all’ultimo giorno della nostra esistenza: l’apprendimento.

L’apprendimento nel corso degli anni ha avuto molte definizioni, ma secondo le neuroscienze cognitive, che studiano la struttura e il funzionamento del cervello, esso può essere definito come un cambiamento più o meno duraturo di un comportamento dovuto all’esposizione e interazione con un qualsiasi evento. Questo vuol dire che in ogni momento della nostra vita, tutti gli stimoli che riceviamo vengono elaborati dal nostro cervello, che produce una risposta e registra la conseguenza delle nostre azioni. Il risultato del processo di apprendimento è la memoria. Ogni persona quindi apprende di continuo, sempre, e questo è un concetto molto potente se pensate, perché vuol dire che tutti noi possiamo imparare a qualsiasi età, anche da adulti!


Un progetto di ricerca e innovazione

Lo studio dell’apprendimento negli adulti è stato alla base del progetto di ricerca e innovazione portato avanti in Gruppo Pragma negli scorsi 11 mesi. Gruppo Pragma è un’azienda nata nel 1996 a Roma ed insediata dal 2011 in Area Science Park, il più grande parco scientifico e tecnologico in Europa, situato a Trieste. Gruppo Pragma si occupa di formazione professionale per lo sviluppo delle persone e delle organizzazioni e di nuove tecnologie educative.  L’azienda ha come asset principale la progettazione e sviluppo di soluzioni, piattaforme e contenuti per la formazione aziendale e la comunicazione potenziati dalla tecnologia digitale.

Il progetto di ricerca dal titolo Profilazione degli utenti nell'e-learning: un approccio integrato tra neuroscienze cognitive e intelligenza artificiale è nato con l’obiettivo di realizzare un ambiente digitale contenente oggetti di apprendimento equivalenti per contenuto ma diversificati per formato, adattabili alle esigenze dell’utente grazie all’unione dei risultati della ricerca neuroscientifica e degli strumenti di Intelligenza Artificiale. La scelta di creare esperienze digitali e personalizzabili di apprendimento nasce dal fatto che oggi occuparsi di apprendimento vuol dire occuparsi di ben quattro generazioni (quando non addirittura cinque!) diverse di lavoratori che sono al lavoro contemporaneamente, generando un contesto del tutto nuovo, inedito nella storia umana.

Con l’avanzare dell’età, infatti, il nostro cervello va incontro a una serie di cambiamenti di cui bisogna tenere conto nel momento in cui si progettano degli oggetti di apprendimento e le metodologie formative in generale. A causa dell’assottigliamento della corteccia cerebrale, sono due i fenomeni che si verificano man mano che gli anni passano: i tempi di reazione ad uno stimolo aumentano e lo span di memoria (cioè la quantità di informazioni che si possono memorizzare nell'unità di tempo) diminuisce. Questo significa che reagiamo più lentamente agli input che ci vengono dati e in aggiunta diventiamo più smemorati.

Questi cambiamenti sono fisiologici, ma è fondamentale tenerne conto in un’epoca in cui la formazione online e il rapido susseguirsi di progressi in ogni campo è al centro del dibattito attuale; la tecnologia in questo senso diventa un’alleata fondamentale per includere ogni individuo nel processo di apprendimento rapido che ormai è richiesto, per mantenere la “employability” e per restare inclusi nella vita attiva, evitando nuove forme di esclusione. Ecco quindi che la collaborazione tra neuroscienze e tecnologia diventa indispensabile se vogliamo creare esperienze di apprendimento che rispettino il modo in cui il cervello funziona e che faccia tesoro di queste conoscenze per sfruttare al meglio i mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione.

Vi riportiamo un esempio specifico di applicazione delle neuroscienze cognitive in un progetto formativo su cui abbiamo lavorato negli scorsi mesi usando come base l’ambiente digitale di i·dive®, la prima piattaforma di e-coaching ed e-learning in Italia creata da Gruppo Pragma: una delle azioni svolte nella parte operativa del progetto, è stata riadattare i contenuti già esistenti in i·dive® per renderli più accessibili, inclusivi e personalizzabili alle esigenze dell’utente. I contenuti sono stati rielaborati secondo metodi di fruizione diversi (video, podcast, letture e presentazioni interattive) per dare la possibilità all’utente di usufruire del contenuto in funzione delle proprie esigenze. Un esempio pratico? I podcast sono stati ideati considerando come target gli under 40. Questa categoria, infatti, sembra prediligere contenuti più dinamici e fruibili in contesti diversi, dati i tempi di reazione e i ritmi molto accelerati tipici delle generazioni più giovani. Dall’altra parte, le letture e le presentazioni interattive sono state pensate per le fasce di età successive: avendo dei tempi di reazione più lunghi e ricordando meno informazioni nell’unità di tempo, a questi utenti è stata data la possibilità di fruire del materiale seguendo i propri ritmi. Le letture e le presentazioni in questo senso aiutano a navigare l’argomento in maniera autonoma e controllata, senza dare l’impressione di “rincorrere il contenuto” selezionato.

Queste rielaborazioni sono state fatte anche avvalendosi dell’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale generativa, sfruttando la sua capacità comunicativa, espressiva e, con le giuste direttive, inclusiva.

Creare oggetti di apprendimento personalizzabili è sicuramente una sfida, ma partendo dal presupposto che il processo di apprendimento avviene a livello intergenerazionale, la buna notizia è che ogni persona può imparare. Questo concetto è il simbolo di un messaggio estremamente inclusivo, che dimostra come, con determinati accorgimenti, ogni persona possa sempre ampliare il proprio bagaglio di conoscenze se messo nelle giuste condizioni.


Neuroscienze e intelligenza artificiale generativa per l'apprendimento

Cosa ci riserva il futuro? La collaborazione interdisciplinare tra neuroscienze e intelligenza artificiale generativa è appena cominciata, ma non significa che questo nuovo approccio non si possa integrare anche con la pedagogia e l’antropologia, al fine di creare modelli di apprendimento più accessibili e adattivi. Affinché si crei un modello di apprendimento accessibile, inclusivo e adattivo, è necessario applicare un approccio interdisciplinare che fornisca una visione della persona a 360°. Solo tenendo in considerazione tutte le sfumature di ogni individuo saremo capaci di creare esperienze di apprendimento su misura.

Arrivati alla conclusione sembra quasi che il mondo dell’educazione stia diventando sempre più difficile da navigare, ma c’è una buona notizia: noi siamo capaci di adattarci molto bene ai cambiamenti, e questa abilità parte proprio da nostro cervello! Esso infatti non solo apprende di continuo, ma riesce ad immagazzinare tutte le nuove informazioni riorganizzando continuamente le connessioni tra i neuroni che le compongono. Questa capacità è nota come plasticità cerebrale, e, come l’apprendimento, avviene a qualsiasi età!

Non scoraggiamoci quindi nel momento in cui dovremo imparare un nuovo e complesso concetto, perché abbiamo il cervello dalla nostra parte!


Infografia

Il comitato redazionale

Myriam Ines Giangiacomo

Domenico Lipari

Giusi Miccoli

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